Aprire la partita iva come wedding planner
Aprire la partita iva come wedding planner ed avere la propria agenzia per eventi
Il wedding planner, dall’inglese organizzatore di matrimoni, è una delle figure più richieste sul mercato negli ultimi anni.
Come si sa il matrimonio è un giorno speciale per gli sposi e nulla può andare storto. Per questo interviene il wedding planner che si occupa di tutta l’organizzazione dell’evento.
Il wedding planner in particolare si occupa:
- Trovare il luogo per la cerimonia
- Sbrigare le pratiche amministrative dei futuri sposi
- Organizzare il ricevimento
- Organizzare il catering
- Trovare un fotografo che immortali l’evento
- Occuparsi degli invitati
- Occuparsi della sicurezza
Insomma un po’ tutto.
Possiamo quindi dire che il mestiere del wedding planner non è altro che quello dell’organizzatore di eventi.
Aprire la partita iva come wedding planner: cosa fare?
Aprire la partita iva come wedding planner è molto semplice e sopratutto gratuito.
Infatti è richiesta solo l’iscrizione presso l’Agenzia delle Entrate. Il tutto si può fare mediante il modello AA9 disponibile sul sito dell’Agenzia. Il codice attività da utilizzare per il wedding planner è 96.09.05 “organizzatore di feste e cerimonie”.
AA9_12modDopo aver aperto la partita iva, è richiesta l’iscrizione all’INPS alla Gestione Separata. I contributi per il wedding planner sono percentuali sul fatturato. La percentuale è del 25,72%.
Ciò vuol dire che se non si guadagna non si pagano i contributi.
Wedding planner: contabilità e tasse
Il wedding planner che apre la partita iva in forma individuale può scegliere tra due regimi fiscali:
- Regime semplificato: maggiori adempimenti, pagamento imposte a partire dal 23%, obbligo IVA sulle fatture, ritenuta d’acconto in fattura e emissione delle fatture elettroniche.
- Regime Forfettario (consigliato): imposta per le start up 5% sul reddito imponibile per tre anni dopodiché il 15%, no IVA in fattura, no ritenuta d’acconto, no fatture elettroniche ed ovviamente adempimenti fiscali ridotti alla Certificazione Unica e alla Dichiarazione dei Redditi.
Nel Regime Forfettario le imposte (5% o 15%) vengono calcolate su un coefficiente di redditività fisso, in base al codice ATECO di riferimento. Nel
caso del wedding planner è il 67%.
Wedding planner: come si calcolano le tasse?
Un wedding planner apre la aprtita iva nel 2019, fattura € 19.000 €. Per calcolare le tasse dobbiamo prima calcolare la base imponibile, ovvero il 67% del fatturato realizzato. Sul reddito imponibile calcoliamo il 5% di tasse, dato che è una start up.
19.000 x 67% = 12.730 €
12.730 x 5% = 636,50 €
Per i contributi vale la stessa cosa: calcoliamo il 25,72% sul reddito imponibile.
12.730 x 25,72% = 3.274,16 €
PROIEZIONE 2019-2020
2019 | 2020 | |
RICAVI | 19.000,00 € | 25.000,00 € |
BASE IMPONIBILE 67% | 12.730,00 € | 19.500,00 € |
CONTRIBUTI PAGATI | 3.274,16 € | |
BASE IMPONIBILE FIN. | 12.730,00 € | 16.225,84 € |
TASSE 5% | 636,50 € | 811,29 € |
CONTRIBUTI | 3.274,16 € | 5.015,40 € |
Wedding planner: la fatturazione
Il wedding planner per le sue prestazione dovrà presentare regolare fattura oppure ricevuta fiscale. La fatturà nel caso in cui il cliente sia un’altrà partita iva (ad esempio un collega che ha bisogno di una mano), mentre la ricevuta fiscale in caso di privati (es. una coppia che vuole che gli si organizzi il matrimonio).
A seconda della tipologia di regime fiscale la fattura dovrà essere elettronica o cartacea:
- Elettronica: nel caso in cui si opti per il regime ordinario o semplificato;
- Cartacea: nel caso del regime forfettario
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