Proroga del modello 770/2020
Avallata dal decreto Ristori la proroga del modello 770/2020 al 10 dicembre 2020.
Il decreto Ristori del 28 ottobre 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale ha ufficialmente confermato la proroga del modello 770/2020 al 10 dicembre 2020.
La scadenza caratterizzante il mese di ottobre viene ulteriormente prorogata dopo essere stata già procrastinata nei mesi scorsi in conseguenza ai passati decreti infatti.
Tutte le proroghe da Marzo ad oggi
Come solitamente accade il modello 770, che certifica le prestazioni d’opera di lavoratori autonomi che un’azienda ha ottenuto nell’arco dell’anno fiscale, ha una scadenza fissa ben precisa, il 31 ottobre, tuttavia quest’anno l’emergenza coronavirus ha fatto sì che i Ministeri dell’interno e delle Finanze ritenessero necessario prorogarne la scadenza. Dapprima la data ultima era stata fissata al 2 novembre, salvo poi venire scostata ulteriormente al 10 dicembre.
La difficoltà di rispettare i tempi prestabiliti era stata lampante fin dal mese di marzo, ossia alla data del decreto Cura Italia, quando era stato prorogato l’inoltro obbligatorio delle certificazioni uniche per i redditi da lavoro dipendente, ossia le CU 2020, ai lavoratori al 31 aprile, col conseguente slittamento anche dei termini per la presentazione del 730 al 30 settembre 2020.
Andava evidentemente da sé che in ritardo le CU, in ritardo anche il modello 770/2020.
Così l’obbligo di comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate per i redditi da lavoro autonomo è andato inevitabilmente slittando, fino all’introduzione, probabilmente definitiva, della proroga del 770/2020 al 10 dicembre 2020.
Il sovraccarico dei Consulenti del Lavoro
Sono stati principalmente i Consulenti del Lavoro a richiedere lo slittamento del 770/2020, categoria in questo momento soggetta a forte carco lavorativo per via di tutti gli adempimenti previdenziali da espletare e tutte le richieste relative agli ammortizzatori sociali che lo Stato ha reso possibili per i propri cittadini in questo periodo di difficoltà, soprattutto in questi giorni in cui scadeva anche il trmine per la proroga della cassa integrazione aggiuntiva.
Del resto l’adempimento del 770 è esclusivamente “formale”, di sicuro non crea gettito diretto nelle casse dello Stato, per cui prorogarlo non è stata una scelta particolarmente sofferta nemmeno per l’Esecutivo, ma ha permesso agli intermediari abilitati, consulenti del lavoro e dottori commercialisti, di lavorare un po’ più serenamente su altri adempimenti e sulle innumerevoli richieste di contributi a fondo perduto o bonus vari ideati per far fronte alla crisi economica.
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